Verso la fine del XVIII secolo si rese necessario costruire un nuovo organo per la Basilica della Madonna della Salute.
Francesco Dacci propose un ricco progetto ad un prezzo il più possibile competitivo: vinse l’appalto, aggiudicandosi il capitolato con un compenso di 600 ducati contro i 1200 richiesti da un altro concorrente, più celebre ed affermato, Gaetano Callido.
Dacci poté così costruire in Venezia la sua opera più significativa. L’organo venne consegnato nel 1783 e posto in fondo all’abside, entro un vano costruito a ridosso del muro perimetrale, con utilizzazione di tre fornici in origine costituenti altrettanti finestroni.
Presenta una facciata di 51 canne, suddivise in tre campate (17/17/17), quella centrale a cuspide con ali, dal Sol–1, con labbro superiore a scudo; le campate laterali a cuspide, sono composte di canne non suonanti.
Più volte, negli anni 1819, 1825 e 1845 venne modificato dall’organaro Giacomo Bazzani, portandolo alle caratteristiche tecniche attuali.